VIABILITA' EXPO

MILANO, ITALIA
Il sistema viabilistico pur essendo costituito da parti in galleria, parti in terrapieno e parti in viadotto è stato concepito come un gesto architettonico unitario continuo e sinuoso che si misura paesaggisticamente e costruttivamente con le forme del territorio lombardo oltre che con le specificità dell’immediato contesto. Esso si ispira alla morfologia tortuosa delle sue vie d’acqua, allo skyline delle montagne che cingono la regione ed anche più astrattamente al leggendario emblema del capoluogo lombardo.
Ne deriva così una forma dinamica, quasi animale, che nasce dalla terra, lambisce le acque che delimitano l’Expo, scavalca ritmicamente i grandi assi di traffico con la capacità di generare, limitando i suoi punti di appoggio a terra, relazioni positive tra le parti e che si propone come primo obiettivo di ricucire o per lo meno dare ordine ad un paesaggio urbano difficile ma nel contempo ricco di diversità e potenzialità. La proposta qualificante di questo progetto è la realizzazione di un manufatto moderno ed evocativo del dinamismo di questa città-regione protesa da sempre, anche oltre Expo-2015, al palcoscenico internazionale. Le forme dell’infrastruttura proposta perciò oltre a costituire architettonicamente la nuova porta Nord Ovest di Milano propongono una visione territoriale che del rapporto paesaggistico fa il suo plus valore.
Il ponte è pensato come un atto costruttivo unico con una valenza decisamente territoriale, mentre la parte di viadotto riferita al fronte di Expo ne assume il valore eccezionale e viene proposta quasi trascendendo in un allestimento permanente di land-art. Tralasciando gli scavalcamenti delle autostrade, le tre campate centrali del tratto stradale corrispondenti al fronte est dell’area espositiva sono in rapporto diretto con le sue infrastrutture d’acqua, con l’ambito dedicato alle biodiversità (Serre e Collina) e naturalmente con le strutture legate all’ingresso nord-est. E’ per questa ragione che nella composizione della sequenza degli archi è stato scelto di realizzare quello più alto e con forma simmetrica in diretto rapporto con la Collina e l’ingresso nord-est di Expo creando così una tensione architettonica positiva con gli elementi emergenti di Expo.
In tal senso sono anche giustificate le forme morbide del ponte e la struttura tubolare dello stesso che sono tesi a riprodurre uno scenario di sovrapposizioni, oltre che visivamente e fisicamente attraversabile, nel contempo quasi trasparente. Il grande impalcato stradale dalla struttura sagomata a carena, con l’orditura primaria in vista e portata da tiranti in acciaio, nonostante le dimensioni risulta sospeso con leggerezza, libero e di grande impatto. Un decoro accentuato dal sistema di illuminazione indiretta degli elementi portanti che è teso a valorizzarne per mutuo contrasto la linearità del ponte e la rada trama dei tiranti ottimizzati nella loro necessità costruttiva. Il manufatto lambisce le acque del canale navigabile perimetrale che limita l’area ed i suoi punti di appoggio a terra, riferiti espressamente al fronte Expo, sono ridotti a soli 4 elementi; questi alla base hanno un effetto quasi scultoreo in cui la deformazione al piede della sezione tubolare mette in evidenza lo sforzo strutturale dell’arco. Lungo tutta la proiezione dell’impalcato sono ampiamente consentite possibilità di attraversamento a raso ed anche di adattamento futuro del sistema di ingressi sia a medio che lungo termine. Partendo dall’ideazione del ponte come forma paesaggistica integrata alle opere di mitigazione ambientale previste è stata formulata, con particolare riferimento al fronte Expo, anche una proposta di generale sistemazione della zona interessata dal parcheggio est. Tale proposta consente di ottimizzare gli assetti viari finali e le rotatorie previste nelle fasi durante e post Expo risolvendo le interferenze determinate dalle opere di canalizzazione (nuovo alveo torrente Guisa) e di laminazione (invaso per le piene) formando, in coerenza al sistema di mitigazione paesaggistica proposto, quasi un parco urbano.
DISEGNI TECNICI
CREDITI
ANNO: 2011
LUOGO: Milano
TIPOLOGIA: Infrastrutture e Master planning
CLIENTE: TOTO S.p.A.
PROGETTO PAESAGGISTICO: Studio AG&P Milano
Milano, Italia

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